Ietro, chi era costui? Era un personaggio biblico che appare nel capitolo 18 del libro dell’Esodo. Sacerdote di Madian, una delle tribù che abitavano nel golfo di Aqaba, diede ospitalità a Mosè fuggitivo dopo la scomparsa di 2 egiziani. Nei pressi del Monte Oreb (Sinai) si situa il racconto di vocazione di Mosè tramite la celebre teofania del “roveto ardente” (Es 3,1-4,17). Dopo l’episodio del Mar Rosso, vedendo che le competenze del grande legislatore si stavano esaurendo, decise di nominare alcuni uomini probi a cui delegare i poteri politici. Ne nacquero i Giudici, non proprio dei magistrati ma dei capi responsabili al fine di assumere le decisioni giuste per il popolo. Ietro voleva dimostrare che il popolo si governa a partire dai bisogni e che lo Spirito può trasformare un momento di crisi in un’occasione di miglioramento: la situazione di indigenza e di penuria, in cui era incappato il popolo ebraico nel deserto, era divenuta talmente insopportabile da indurre Mosè e Ietro a organizzare la comunità di modo che entrambi potessero adempiere al proprio dovere. L’episodio in questione non può giustificare la riduzione degli insegnanti di religione (i nuovi giudici) a una semplice funzione di consulenza culturale organizzata dall’autorità politica ma deve esserci un concorso che in parte dipenda anche dall’autorità ecclesiastica.
Caro lettore, in questo blog troverai fatti, aneddoti e personaggi che hanno contribuito alla storia del servizio sociale in Italia e nel mondo.
Nella sezione antologica è possibile leggere alcuni brani tratti dai testi originali di storia contemporanea dei servizi sociali.
Nella pagina Eventi sono schematizzati i convegni nazionali e internazionali sui servizi sociali.
Nella pagina Protagonisti ci sono uomini e donne che hanno contribuito allo sviluppo di questa disciplina.
Nella pagina Galleria si possono visualizzare una serie di immagini di istituzioni e di riviste d’epoca.
Chi scrive, spera, tramite queste poche righe, di riscoprire una disciplina troppo a lungo “dimenticata” nelle aule accademiche. Buona lettura